martedì 4 dicembre 2007

Come un albero, senza rami nè foglie......


Sì, come rami tagliati, ognuno va per la sua strada, senza voltarsi indietro, sensa sapere nè quello che lascia, nè quello che trova.....e, come un albero, il dolore è profondo, soprattuto perchè snaturato dal suo essere normale. No, non solo rami tagliati, ma rami spezzati, come se non avessero avuto origine da quell'albero, come se fossero nati per....aria.... Perchè ? Tanto volte ho chiesto perchè, senza una risposta che non fosse altro che....sei un albero sbagliato, non dovevi esserci, non dovevi fare ombra o godere del sole...non dovevi avere forza o dare sollievo...non dovevi avere troppe foglie o troppo verdi...non dovevi, non dovevi e....non dovevi... Mai, nessuno si è chiesto perchè.....veramente...mai nessuno ha capito che più foglie o più ombra erano anche per chi di foglie o di ombra ne voleva avere, ma non sua..... Mai nessuno ha chiesto se avevo sete in estate o freddo in inverno. Le foglie o l'ombra o i ceppi sono serviti per dire o dare quello che gli altri volevano prendersi...e poi ? Muto e sfrondato, senza rami nè foglie, lasciato nel silenzio pesante del peso pressante di tanto rumore di stupide cose...... Mai poter dire "vorrei perchè ti ho riparato o scaldato e abbellito"......La risposta è stata ed è sempre la stessa....."hai fatto il tuo stupido, sporco mestiere, null'altro puoi dire o puoi fare, non puoi ricattare per quello che è stato naturale".... Dio buono, mi dico, ma solo per fare, sono servito ? E, per avere, non è tempo ? E cosa dovrei avere ? Un pò d'acqua che ho sete !
"dare da bere agli assetati !"
Si vede che sete non devo avere......si vede che arido devo restare....intorno fioriscono rovi....hanno acqua e riparo......ed io guardo stupito e intontito nel freddo che avanza..... vorrei rinascere erba, gramigna, magari e.....vorrei poter dire...."che male mi fai!" ....vorrei gridare nel vento che urla...vorrei piegare il mio tronco, ma non farmi spezzare....
E invece ?
Senza rami e senza foglie, avanzo nell'inverno che incombe, sapendo che nulla sarà a darmi calore o riparo.....i rami son giù dal mio tronco...di foglie non posso averne mai più.......
Ho amato stare nell'aria, nel vento, nel sole......ho avuto burrasche, inverni terribili, primavere strane e estati difficili ma poi.....ogni tanto un germoglio, una foglia baciata dal sole e rinfrescata dall'acqua ed io risorgevo, come con linfa vitale......ma.....sono cresciuto male....contorto, nodoso per quello che sono e per ciò che non ho avuto ma....nessuno ha mai chiesto...perchè ?
Per me ?
L'accetta a tagliare con forza e precisione i rami più belli per adornare altre tavole o scaldare altri cuori e corpi...... E vado silente nell'inverno che incombe..........nudo e silente avvolto nella nebbia che sale.....è buio....è freddo......è notte...... silenzio...silenzio...silenzio...fate solo silenzio.....